premio palIl premio "Ferdinando Palasciano", giunto alla ventiquattresima edizione, sarà consegnato sabato prossimo, 17 dicembre, con inizio alle ore 9.30 nel prestigioso palazzo Antignano di Capua, sede del Museo Provinciale Campano. Un luogo certamente tra i più significativi nella storia del premio, istituito nel 1965 dal professor Francesco Garofano Venosta, tra i più solerti ed attivi direttori del Museo capuano. L'organizzazione della manifestazione è curata dell'associazione "Ferdinando Pallasciano", presieduta dall'architetto Angelo Di Rienzo, che attraverso un comunicato stampa ha ufficializzato il nome di padre Maurizio Patriciello quale destinatario del riconoscimento. Con il sacerdote saranno insigniti di menzione speciale il giornalista de "Il Mattino" Vittorio Del Tufo ed il reporter Sergio Siano, redattori della rubrica “l’Uovo di Virgilio” pubblicata da “Il Mattino”.
L’Associazione "Ferdinando Palasciano" che perdegue i fini del precursore della Croce Rossa, ogni anno conferisce il premio a personalità o istituzioni che si distinguono, nell’ambito del proprio settore, alla crescita del territorio, con particolare attenzione al Sud. I premi per le precedenti edizioni sono stati assegnati a Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica, per il suo impegno nella lotta al crimine organizzato, a Massimo Bray per la difesa dell’ambiente, a Mauro Felicori per i risultati ottenuti nella valorizzazione della Reggia di Caserta, a Luigi Nicolais, per la gestione del Real Sito di Carditello, al comitato don Peppe Diana, per l’impegno civile nel nostro territorio, al Professor Paolo Antonio Ascierto, oncologo dell'Istituto Nazionale Tumori della “Fondazione G. Pascale” di Napoli, per il contributo scientifico nella ricerca della terapia di contrasto al Covid. Quest’anno, il premio a Padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, che operando in aree critiche del nostro territorio si è distinto per l'impegno in difesa della salute e della dignità umana, per l'attenzione ai temi dell'antimafia sociale, quella che vede tutti impegnati a dare il proprio contributo quotidiano per costruire una società più giusta. Nel corso della cerimonia, sarà conferito anche il "Premio Anna Maria De Sipio per l'Oncologia", sostenuto dalla famiglia Citarella-De Sipio, che vuole essere un riconoscimento a “Casa Sveva” per l’accoglienza e la cura di pazienti affetti da patologie neoplastiche, così come l'azione benefica della famiglia Addelio-De Cecio, destinata al sostegno dell' Associazione Capuana Portatori Handicap. Numerose sono le testimonianze a Capua che ricordano la figura di Ferdinando Palasciano, oltre all'intitolazione del nosocomio ed i cimeli custoditi nel Museo Campano, la sala delle adunanze municipali, dedicatagli in occasione del bicentenario dalla nascita, attraverso l'atto deliberativo della Giunta Municipale proposto dal dottor Antonio Citarella, già presidente dell'associazione e sindaco di Capua, ed il dipinto di Gaetano D'Agostino, dal titolo "Saltinbanchi a Pompei" che l'artista volle donare al Palasciano quale segno di gratitudine per aver operato e salvato la moglie. L'imponente quadro si trova nella sala del consiglio comunale. "Bisognerebbe che tutte le potenze belligeranti, nella dichiarazione di guerra, riconoscessero, reciprocamente, il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero rispettivamente quello dell'aumento illimitato del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra", con questa affermazione Ferdinando Palasciano è riconosciuto precursore della Croce Rossa; Ufficiale medico dell'esercito delle Due Sicilie, era nato a Capua il 13 giugno del 1815, la mamma era capuana, Raffaela Di Cecio, il papà di origini pugliese, si chiamava Pietro.
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