I Finanzieri del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione al decreto di sequestro conservativo ante causam emesso, per un valore di quasi 6 milioni di euro, dal Presidente della Sezione Giurisdizionale per la Campania della Corte dei Conti nei confronti della società Marina di Castello s.p.a., e poi confermato, in sede di giudizio di convalida, dal giudice designato della medesima Sezione, con ordinanza del 2.5.2024.
La misura cautelare trae origine da complesse attività di indagine svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Mondragone, su delega e coordinamento della Procura contabile partenopea (PM Braghò e Vitale), e tese al riscontro della regolarità – specie rispetto alla fase esecutiva - delle concessioni demaniali marittime rilasciate dal Comune di Castel Volturno (CE), in particolare per quanto concerne i dirimenti aspetti della corretta quantificazione e del puntuale pagamento dei canoni demaniali dovuti dai pertinenti concessionari. Al centro di tali articolate investigazioni è emersa la posizione della società Marina di Castello s.p.a., la quale - su indicazione di un accordo di programma stipulato nell’anno 2003 con il Comune di Castel Volturno (CE) - ed in ragione di successivo ed apposito titolo - era divenuta concessionaria, dietro il pagamento di un canone riconosciuto in misura agevolata secondo il modello cd. ricognitorio, di un’area demaniale marittima di circa 30 ettari ove realizzare un ampliamento di un campo da golf e creare un’oasi protetta da
destinare all’attività di “bird watching”, entrambi da porre anche a beneficio della comunità locale. La concessione dell’area demaniale a canone agevolato (pari al 10 per cento del canone tabellare) era giustificata, quindi, dal perseguimento di preminenti e specifici interessi pubblici, insistenti sul territorio, quali porre la struttura sportiva, mediante specifica programmazione e puntuali accordi, anche nella disponibilità della giovane collettività nonché destinare, alla cittadinanza, una parte dell’ambito demaniale, in godimento, creando un protetto ambiente floro-faunistico.
La misura cautelare trae origine da complesse attività di indagine svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Mondragone, su delega e coordinamento della Procura contabile partenopea (PM Braghò e Vitale), e tese al riscontro della regolarità – specie rispetto alla fase esecutiva - delle concessioni demaniali marittime rilasciate dal Comune di Castel Volturno (CE), in particolare per quanto concerne i dirimenti aspetti della corretta quantificazione e del puntuale pagamento dei canoni demaniali dovuti dai pertinenti concessionari. Al centro di tali articolate investigazioni è emersa la posizione della società Marina di Castello s.p.a., la quale - su indicazione di un accordo di programma stipulato nell’anno 2003 con il Comune di Castel Volturno (CE) - ed in ragione di successivo ed apposito titolo - era divenuta concessionaria, dietro il pagamento di un canone riconosciuto in misura agevolata secondo il modello cd. ricognitorio, di un’area demaniale marittima di circa 30 ettari ove realizzare un ampliamento di un campo da golf e creare un’oasi protetta da
destinare all’attività di “bird watching”, entrambi da porre anche a beneficio della comunità locale. La concessione dell’area demaniale a canone agevolato (pari al 10 per cento del canone tabellare) era giustificata, quindi, dal perseguimento di preminenti e specifici interessi pubblici, insistenti sul territorio, quali porre la struttura sportiva, mediante specifica programmazione e puntuali accordi, anche nella disponibilità della giovane collettività nonché destinare, alla cittadinanza, una parte dell’ambito demaniale, in godimento, creando un protetto ambiente floro-faunistico.