WhatsApp Image 2025 04 07 at 21.21.01Quando nel 2011 Michele Zagaria, capo del clan dei Casalesi, fu scoperto nel suo bunker dove si nascondeva da anni, rivolgendosi agli agenti che lo stavano arrestando e al magistrato antimafia Catello Maresca che aveva seguito le indagini gridò: "Lo Stato vince sempre". L'incontro di oggi rappresenta la volontà di dimostrare quanto la presenza dello Stato sul nostro territorio sia importante, al fianco delle nostre giovani generazioni di studenti che da queste testimonianze devono trarre un messaggio positivo, di coraggio e di speranza. Come ci tiene a sottolineare la Dirigente, la prof.ssa Ida Russo oggi pi un'ù che mai siamo in un periodo storico in cui l’emergenza educativa è davvero urgente. Questi incontri devono servire proprio a questo: diffondere la cultura della legalità per estirpare il sistema mafioso, uniti, insieme famiglie, istituzioni, associazioni. Oggi l'Isis Federico II di Capua vuole fare la sua parte proprio in questa direzione presentando ai propri ragazzi e ragazze modelli concreti e giusti di riferimento che devono influenzare positivamente le loro esistenze, affinché gli studenti possano seguire questi sani valori e sviluppare gli anticorpi contro la "malattia mafiosa". Ha moderato l’incontro l’avv. Ciro De Simone, docente di diritto dell’Istituto Federico II e sono intervenuti la prof.ssa Candida Giacobone (vicesindaca del Comune di Capua), la dott.ssa Pannitti Lia (presidente provinciale UNICEF di Caserta) e vari rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Scegliere di stare dalla parte giusta, scegliere di essere "partigiani del bene" racconta Fabio de Gemmis (dell’Ass. LIBERA di Caserta) serve ad evitare di stare nel mezzo, in una zona d'ombra, divenendo parte integrante di questo sistema che aiuta il proliferare delle nuove mafie. WhatsApp Image 2025 04 07 at 21.21.02La parola è poi passata al dott. Catello Maresca, intervenuto a parlare di legalità attraverso la presentazione di due suoi libri “Lo Stato vince sempre” e “Il GENIO di Giovanni Falcone”. Attraverso il suo linguaggio diretto e sfrontato, ha calamitato l’attenzione dell’intera platea degli studenti che sono rimasti affascinati dai suoi racconti di vita atti a spronare tutti ad essere membri reali della società civile, a sapersi impegnare nella vita di tutti i giorni scegliendo di stare dalla parte giusta, quella della legalità. I comportamenti di ogni giorno aiutano a diventa cittadini consapevoli e a credere nella forza dello Stato che non deve essere visto come “un nemico” perché le mafie cavalcano proprio la disillusione, la rassegnazione e la disinformazione della gente riguardo le Istituzioni perché passa capziosamente l’immagine di uno Stato malsano, incompetente e ladro. Ma la mafia - come sosteneva il giudice Falcone – non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. E la fine dipende da tutti noi.
 
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