Giuseppe Martucci nacque a Capua il 6 Gennaio 1856. Nonostante la morte lo abbia colpito ad appena 53 anni, il grande musicista italiano raggiunse ben presto fama internazionale come pianista-concertista, direttore, compositore ed insegnante e soprattutto per il suo impegno nel rinnovamento della cultura musicale italiana seguendo lo stile romantico ma sviluppando allo stesso tempo tematiche proprie della cultura popolare italiana. Spronò una generazione intera di musicisti italiani ad allargare i loro orizzonti e, con le sue abilità al pianoforte, impressionò artisti quali Liszt; fu questo fervore ad influenzare il direttore Arturo Toscanini e, quindi a permettergli di diventare uno dei più stimati interpreti della musica orchestrale europea del Novecento. Martucci fu tra i pochissimi a coltivare la musica pura e a diffondere in Italia la conoscenza dei sinfonisti tedeschi e soprattutto della musica di Wagner. Al nome di Giuseppe Martucci, infatti, è legata la prima italiana del Tristano e Isotta, dove è evidente l'influsso dei romantici tedeschi. Martucci abbandonò la carriera di concertista e, nominato professore al Conservatorio di Napoli, iniziò, nello stesso anno, la carriera di Direttore d’orchestra. Fu chiamato poi a dirigere il concerto inaugurale dell’Auditorium Augusteo di Roma, alla cui manifestazione partecipò, affascinato dalla musica del maestro, Gabriele d'Annunzio. Giuseppe Martucci, oltre che dirigere il Liceo Musicale di Bologna, ebbe anche l’onore della Direzione del Teatro Comunale di Bologna nonché quella del Conservatorio di Napoli.
Il suo catalogo musicale conta un centinaio scarso di opere, tra cui il famoso Notturno in Solb op. 70 e le due splendide sinfonie, indubbiamente le sue migliori composizioni.
Martucci è ricordato, al di là della città natale, in molte altre città, per la sua opera e la sua maestria.
Oggi il Liceo Musicale del Liceo Garofano lo ricorda con uno splendido inno, molto ispirato scritto dal Prof. Roberto Lasco, musicato dal prof. Giancarlo Perna e interpretato dall’Orchestra e Coro del liceo musicale a lui intitolati.
Gli allievi e i maestri del Liceo Musicale si sentono fieri di rappresentare il grande musicista capuano, cantando e suonando “con animo vinto di gioia e passione”, come ribadisce l’inno.
Francesco Buro 3 AM