Nella Giornata della Memoria l’Isis Federico II di Capua ha deciso di riaprire una ferita mai chiusa di una comunità del nostro territorio. A Bellona il 7 ottobre del 1943 furono brutalmente assassinate 54 persone, vittime della furia nazista che, dopo l’Armistizio dell’8 Settembre 1943, cominciò a scagliarsi contro i cittadini italiani. La divulgazione storica è di fondamentale importanza in questi tempi, purtroppo, di guerra presso le giovani generazioni che spesso non hanno idea di cosa sia accaduto nei nostri territori. L’incontro, svoltosi nell’Aula magna dell’istituto, è iniziato con i saluti della Dirigente Scolastica la prof.ssa Ida Russo che ha rammentato agli studenti presenti quanto la memoria sia elemento imprescindibile per poter comprendere il presente ed evitare gli errori del passato. Dopodiché la parola è passata al prof. Giovanni Ciriello, docente dell’ISIS Federico II, proveniente da Bellona che ha illustrato la valenza dell’incontro ed è intervenuto anche in qualità di familiare di una delle vittime.
Gli ospiti di questa giornata, intitolata “INCONTRO CON LA STORIA”, sono stati la prof.ssa Valeria Fusco, Presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (ANFIM) per la regione Campania e il sig. Carusone Giovanni, che aveva dei parenti tra le vittime che furono rastrellate; quel giorno di Ottobre del ‘43 furono presi donne, uomini, anziani e bambini, anche sacerdoti, portati con l’inganno in una cava, fucilati e nascosti. Davvero toccante e intenso il racconto personale e commovente del sig. Carusone che ha letto una poesia scritta proprio da lui in memoria di quegli orrendi eventi. Scrive Carusone: Ma dal fondo di quella cava/sotto la terra e la pozzolana/54 persone, giovani e anziani, non tornarono più a casa! (cit. dalla poesia Concetta Carusone, La “mamma” martire). Per i ragazzi l’emozione è stata tanta, hanno partecipato con vivo interesse ponendo molte domande ai presenti e vivendo l’esperienza della testimonianza che ricopre un ruolo di primaria importanza per tutelare e perpetrare la memoria collettiva.
