La coalizione di centro sinistra capuana continua a perdere pezzi. È la volta di Davide Castelbuono, ex consigliere comunale del PD che si è allontanato definitivamente dalla compagine che vede in Adolfo Villani il capo carismatico. Castelbuono che nelle amministrative del 2019 era risultato il primo dei non eletti con 166 preferenze, indietro al forte Luigi Di Monaco, che di voti ne aveva racimolati 436 e Patrizia Aversano Stabile, 285 attestazioni di stima all’attivo sempre nella tornata amministrativa di due anni fa, ha preferito salutare il partito democratico per volgere probabilmente lo sguardo verso altri lidi. Castelbuono, che ha rivestito l’incarico di vice presidente del Consiglio Comunale, aveva durante la campagna elettorale del 2019 posto l’accento sull’importanza strategica del PUC da lui ritenuto strumento indispensabile per lo sviluppo della città di Capua. Con la partenza dalle file dei democratici, Castelbuono potrebbe seguire Luca Branco, al momento fermo su posizioni divergenti rispetto al PD quanto al possibile papabile alla carica di primo cittadino per il centro sinistra, nell’allontanamento dal partito di Villani. Intanto sembrerebbe che Roberto Caiazzo e Nunzia Miccolupi, tra i pochissimi reduci e combattenti di quella che fu la lista elettorale dei Cinque Stelle presentata al giudizio degli elettori nel 2019, starebbero immaginando un’alleanza proprio con quel PD e con quell’area di centro sinistra che le due figure apicali dei pentastellati, unitamente ad altri sette consiglieri firmatari, hanno contribuito a mandare a casa anticipatamente. Insomma un vorticoso turbinio di idee, supposizioni e tentativi di progetti da parte di una coalizione che ha serie difficoltà a costituirsi, in evidente affanno a stilare un programma condiviso nonché ad individuare un leader da piazzare come candidato a sindaco, visto che sul nome di Luigi Di Monaco non sembra affatto esserci nessun tipo di coesione.