ragozzino dirienzo veglianteNegli ultimi tempi, nella società civile, il messaggio che viene fatto passare più frequentemente è quello che l’apparire sia più importante del fare in maniera concreta.
Ed anche a Capua, l'amministrazione comunale che da due anni è in sella, sembra adeguarsi a questa regola dominante e riesce ad applicarla in più settori della vita amministrativa.
Nella Gestione del Patrimonio comunale, per esempio, dove si registra un costante abbandono e degrado degli immobili di proprietà comunale, a cui un centro-sinistra, che ormai governa la città da 5 anni, non riesce a porre rimedio.
Cinque anni rappresentano un periodo amministrativo abbastanza lungo per poter elaborare progetti, recuperare finanziamenti e cantierizzare opere pubbliche, ma nonostante ciò nessun immobile di proprietà comunale è stato recuperato per essere destinato ad una qualsivoglia funzione.
Immobili abbandonati e fatiscenti che potrebbero costituire una preziosa risorsa per la residenza e per il commercio cittadino, oltre chiaramente ad una fonte di incasso per le case comunali, sono un evidente fardello per la macchina amministrativa.
A questo si aggiunge l’oramai ben noto modus operandi dell’amministrazione Branco che tenta (?) di far sembrare straordinaria anche la più piccola delle attività ordinarie.
Difatti, dopo tantissime sollecitazioni ed interrogazioni consiliari da parte dell'opposizione - tendenti a mettere all'attenzione di un'amministrazione "distratta" il preoccupante stato di degrado degli immobili F1 e F2, del Rione Bellarmino - e dopo le pressanti e continue segnalazioni della enorme massa di rifiuti di ogni genere depositati in quel rione, come del resto in ogni angolo della città, nel momento in cui si è finalmente provveduto a pulire, si è pensato esclusivamente all'apparire, in un articolo di stampa, per comunicare che la MONNEZZA era stata tolta.
L'ordinario diventa, per l'amministrazione comunale, un fatto straordinario.
Chi è stipendiato dai cittadini di Capua è chiamato a lavorare più che ad APPARIRE!
A tal riguardo sarebbe interessante sapere quanto è costato alle casse comunali un intervento di rimozione così massiccio, di rifiuti ormai diventati indifferenziati, e quindi molto più costosi per le casse dell'ente comunale.
Alcune domande sorgono spontanee:
1. Non era meglio prelevare i rifiuti con regolarità senza arrivare alla situazione di emergenza, anche sanitaria, verificatasi nel Rione Bellarmino?
2. Quali sono i motivi del mancato prelievo dei rifiuti per intere settimane?
3. Quali CONTESTAZIONI sono seguite a carico dell’impresa inadempiente e di che entità?

I Consiglieri Comunali di opposizione
Angelo Di Rienzo
Carmela Ragozzino
Annarita Vegliante

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