A poche ore di distanza dal cedimento dei cornicioni di un palazzo al Rione Cardinale Bellarmino di Capua, in cui solo per miracolo non si sono registrate vittime, non si può non provare rabbia e amarezza al pensiero di aver denunciato, già dallo scorso gennaio, lo stato di enorme degrado dell'intero rione.
L'episodio, in una città che cade a pezzi, era largamente previsto, e mentre negli ultimi mesi il sindaco era alle prese con improbabili equilibrismi politici, l'amministrazione comunale si faceva notare per il suo totale immobilismo.
La rabbia dei residenti, per un episodio che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia, e che ripropone il problema della sicurezza delle periferie cittadine, è ampiamente condivisibile.
Non si può non esprimere solidarietà ai residenti del Rione Bellarmino, così come non si può provare amarezza e delusione per i solleciti del gennaio scorso, quando, oltre a segnalare la pericolosità della situazione dei fabbricati totalmente abbandonati e senza manutenzione, puntualmente denunciata, è stata prodotta anche l'Interrogazione Urgente a Risposta Scritta (Prot. n. 940 del 19.01.2021).
L'Interrogazione citata, avente ad oggetto la "Situazione di estremo degrado dei rioni comunali, ed in particolare, segnalazione della situazione di fatiscenza del Rione Cardinale Bellarmino, Fabbricati F1 e F2", è rimasta completamente inascoltata.
Ma, com'è noto, nel nostro Paese spesso si corre ai ripari quando ormai il danno è fatto o quando si intraprendono azioni plateali.
Vogliamo evitare il primo e non percorrere le seconde.
Certamente, dopo le nostre denunce, chi doveva vigilare non ha vigilato, e chi doveva operare non si è mosso, contribuendo così ad aggravare una situazione di pericolo e di disagio ormai insopportabile per i cittadini di quel popoloso rione e di sdegno nell'intera comunità capuana.
I Consiglieri Comunali di Opposizione
Angelo Di Rienzo
Carmela Ragozzino
Anna Vegliante