Le ultime due amministrazioni che hanno retto la città di Capua, per una parte dei loro mandati, hanno avuto una connotazione di centro sinistra. Due esperienze burrascose, interrotte prematuramente per la decisione di una parte di quelle maggioranze che ha voluto staccare la spina e rimettere così nelle mani degli elettori la decisione di designare il nuovo sindaco e la sua squadra. Due amministrazioni comunali connotate dall’essere state vacui ed inutili cocchieri di una carrozza scassata; le due ultime esperienze alla guida del centro sinistra poco o nulla hanno dato alla città in termini di vivibilità, ordinaria amministrazione, sviluppo e progetti. Tutt’altro: il “ponte nuovo” è ancora chiuso; il contratto di quartiere del Rione Carlo Santagata bloccato; il Museo Civico di Arte Contemporanea invaso dalle erbacce; la villa comunale negata da anni ai cittadini; nessuna politica di supporto reale per l’associazionismo cittadino che si adopera in tante lodevoli iniziative, prima fra tutte l’associazione di protezione civile SOS Radiosoccorso, mortificata senza una funzionale sede operativa dove poter svolgere la propria attività istituzionale. Nel novero delle nullità amministrative, i paletti dissuasori della discordia sono ancora lì; il contratto degli ausiliari della sosta scaduto e rimesso alle azioni della triade commissariale; Covid 19 a parte, nulla di serio per la cultura, le tradizioni e le manifestazioni. Un consuntivo amaro che costituirà la dote per la coalizione del centro sinistra, al momento allo sbando e priva di un vero leader. Il sindaco defenestrato Luca Branco aveva dichiarato che non si sarebbe più candidato, difficile del resto immaginare il contrario; toccherebbe a Luigi di Monaco, vero decano della sinistra capuana, persona perbene e con il pedigree di sinistra tentare di sedere sullo scanno più alto del parlamentino cittadino. In addebito a Di Monaco, la partecipazione al triste e vacuo siparietto con Stefano Graziano, nel salone municipale di Capua durante un incontro-conferenza, quando entrambi lasciarono intravedere un nuovo futuro per il “ponte nuovo”. Da allora, di acqua sotto i ponti, e non solo sotto quelli di Capua, ne è passata ed il “ponte nuovo” è chiuso ancora. L’unico risultato, da quella inutile conferenza stampa voluta da Branco e durante la quale Graziano rimarcava le telefonate quotidiane di Di Monaco per ricordare le sorti del dannato ponte, è stato che Di Monaco, insieme alla sua ciurma del centro sinistra, è stato mandato a casa e Graziano al Centro Direzionale, sede del consiglio regionale, non c’è proprio arrivato, annientato da Gennaro Oliviero. Tra i papabili a sindaco del centro sinistra ci sarebbe Gianni Di Cicco, l’ex Dirigente del Liceo “Luigi Garofano”, che ottimamente ha fatto nella sua scuola, facendola assurgere tra gli istituti più prestigiosi a livello nazionale; a questa candidatura potrebbe opporsi proprio Di Monaco, per ovvie e legittime ragioni di anzianità politica nelle fila del centro sinistra. Dal canto suo, il valente Di Cicco, abituato a ragionare da leader ( e ne ha ben ragione, ribadiamo, visti i suoi successi indiscussi a livello di dirigenza scolastica), potrebbe decidere di correre solo come candidato premier e non di certo da aspirante consigliere comunale. In ultima ipotesi, la bandiera dovrebbe essere portata da Pasquale Frattasi, il secondo del tandem, nell’immagine romantica a cui i due avevano abituato gli elettori capuani durante la campagna elettorale del 2019. Poco dopo quelle elezioni, il tandem evidenziò i suoi ingranaggi difettosi e Frattasi mostrò le sue scarse doti di pedalatore. Intanto sembrerebbe che tra le fila della sinistra o di quello che ne rimane, stia trapelando un “no” alle candidature a consigliere comunale di Marisa Giacobone, Presidente del Consiglio dell’ultima amministrazione Branco e Rosaria Nocerino, la candidata del centro destra che sin dall’inizio del mandato del 2019 non ha intrapreso una errata opposizione all’amministrazione Branco, fino al passaggio ufficiale nella maggioranza, mossa questa che è stata il colpo di grazia al mai spettacolare ex primo cittadino.