Il comparto dell’allevamento bufalino sta vivendo un fortissimo momento di difficoltà. A Capua, l’allevamento della bufala rappresenta un fiore all’occhiello nel settore della zootecnia regionale, che necessita di una reale valorizzazione, anche attraverso l’istituzione di una struttura che funga da interlocutore e che favorisca l’utile e necessario dialogo tra gli operatori del settore e l’amministrazione comunale. Ne è convinto Fernando Brogna, candidato alla carica di sindaco di Capua, che non fa mancare il suo sostegno agli allevatori.
“Il mio pieno e incondizionato sostegno agli operatori del settore bufalino che stanno manifestando da mesi per salvaguardare il futuro del comparto, contro un piano regionale di eradicazione della brucellosi che toglie speranza e lavoro a centinaia di lavoratori onesti. Un sostegno che concretizzeremo con una delibera subito dopo la vittoria del ballottaggio, in modo che sia chiaro per tutti da che parte stiamo”. Così Brogna, che chiarisce: “Siamo perché si investa di più e meglio a Capua e in tutta la provincia di Caserta e non, come in questi anni di governo regionale di centrosinistra, privilegiando spudoratamente il territorio salernitano com’è accaduto con i fondi PSR, salvo poi ricordarsi del nostro territorio solo al momento delle elezioni. Siamo accanto a chi, con sacrificio e passione, porta avanti la propria attività accrescendo il nostro tessuto produttivo. Capua è da sempre legata alla produzione della mozzarella di bufala, sostenerla è un dovere. In difesa delle eccellenze e del lavoro, io ci sono. L'eradicazione della brucellosi e della TBC è una grande questione sociale e politica che chiama in causa l'intera comunità e non può essere considerata solo come problema degli allevatori ma, al contrario, deve vedere coinvolte tutte le istanze sociali, economiche e civili, obiettivo possibile anche attraverso un massiccio sostegno a nostri allevatori. L’idea è quella, una volta ascoltati gli allevatori del bestiame, di istituire una consulta degli allevatori, così da avere un interlocutore attento e competente che rappresenti il comparto e possa, tra l’altro, proporre all’Amministrazione Comunale soluzioni per i problemi che ostacolano lo sviluppo delle attività degli allevatori sul territorio”.