Un’intensa conclusione, a Casaluce, per un’intensa campagna elettorale.
Erano le 15:00 di lunedì 4 ottobre quando le votazioni si sono concluse: le sezioni hanno chiuso i battenti ed ha avuto inizio un faticoso scrutinio, un calvario che si è protratto fino all’ultima scheda; alle 19:50 i sostenitori di Francesco Luongo lo stavano innalzando fra urla e applausi.
Le ore trascorse fra l’inizio e la fine dello spoglio elettorale sono state intrise di agitazione, in testa sempre la lista “Agire” di Francesco Luongo e “Casaluce Civica” di Antonio Comella, talvolta l’una superava l’altra di dieci o venti voti e viceversa, ma era questione di minuti prima che la situazione venisse ribaltata.
Le strade e le piazze di Casaluce strabordavano di giovani e anziani, le comunicazioni ridotte a causa del disfunzionamento di qualsiasi altro servizio informatico online: ad ogni telefonata dal fronte, il paese tratteneva il respiro. Poi lo rilasciava, tra esultanze o imprecazioni, e il conteggio riprendeva.
È per un distacco di 54 voti che Luongo ha avuto la meglio su Comella: 1654 voti su 1640. Gli 11 seggi dell’Amministrazione appartengono adesso a: Maddalena Zaccariello, Valentina Sorrentino, Carolina Biavasco, Sara Turco, Nicola Fusco, Tommaso Iovine, Marcello Iovene, Giovanni D’Ambrosio, Raul Pagano, Francesco Tozzi e Antonio Castellano. A Comella non resta che il seggio dell’opposizione, condiviso con Stefano Sembiante.
Anche la lista dell’ex sindaco Antonio Tatone sembrava aver avuto, durante lo scrutinio, un’improvvisa ripresa, ma non è stata abbastanza: 1550 voti in totale, che lo portano per la prima volta fra la minoranza, con Pasquale Felaco.
Al quarto posto, con 1051 voti, si è posizionata “Uniti per Cambiare” di Antonio Cutillo, che continuerà l’attività di opposizione iniziata nel 2019.
Infine, con 24 voti, “Demos” di Antonio Graziano si è classificata ultima.
Inizia oggi una nuova avventura per Casaluce: è adesso nell’impegno della nuova Amministrazione non tradire la fiducia conquistata e ottenuta con tanto sudore.
