petrella22Il comune di Grazzanise sarà presente questa mattina al primo Forum Espositivo dei Beni confiscati alle mafie, evento in programma venerdì 1 e sabato 2 aprile presso la stazione marittima di Napoli organizzato dalla Regione Campania, a cui parteciperanno esponenti del governo, esperti e protagonisti del settore . Il sindaco Enrico Petrella illustrerà il percorso che porterà alla valorizzazione di immobili presenti sul territorio di Grazzanise, confiscati alla camorra e su cui saranno espletate diverse attività sociali come quella agricola, la tutela della donna, la formazione, il trattamento dei rifiuti, un palazzetto dello sport. L’idea del primo cittadino e dell’Amministrazione comunale tutta è quella di trasformare Grazzanise da terra di rifiuti a terra di lavoro. “Per troppi anni Grazzanise ha richiamato l'attenzione dei media locali e nazionali per le sue tragiche vicende legate alla criminalità organizzata. Ma dal settembre 2020 la comunità ha fatto una scelta chiara: si è rimboccata le maniche ed ha iniziato a lavorare giorno e notte per garantire una nuova primavera al territorio. Ed oggi iniziamo a raccogliere i frutti del lavoro svolto. Grazzanise è al tavolo del primo Forum Espositivo dei Beni Confiscati. Oggi presso la Stazione marittima di Napoli, grazie a Mario Morcone, assessore regionale ai Beni Confiscati, avremo l'onere e l'onore di raccontare l'impegno profuso nella gestione delle proprietà sottratte alle mafie” Così il primo cittadino Petrella. “Erano abbandonate, lasciate nel degrado. Un pugno nello stomaco di chi ha combattuto e combatte la criminalità organizzata. Era la nostra ossessione riuscire a dare nuovi vita a quei beni. E con l'aiuto della Regione Campania ci stiamo riuscendo. Non cantiamo vittoria. Il cammino è ancora lungo. Noi dobbiamo continuare ad impegnarci, a sacrificarci. E siamo certi che le istituzioni extracomunali proseguiranno nello starci vicino in questo complicato percorso. Il Forum racconterà la nostra esperienza e i nostri progetti con i beni confiscati alle famiglie Schiavone e Apicella del clan dei Casalesi. E per l'occasione la Regione ha voluto cristallizzare l'operato del Comune in un opuscolo che ci rende fieri di essere grazzanisani” – conclude la fascia tricolore.

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