Registriamo con sconcerto, e restiamo davvero perplessi di fronte alla superficialità di coloro che si definiscono coordinatori di un partito politico, l'attacco frontale che perviene da Fratelli d'Italia a Capua Bene Comune. Chiariamoci, non ci tange il solito modus operandi della destra che, a ogni livello, fa politica avvalendosi di fake news, di provocazioni demagogiche e di attacchi personali. Ciò che davvero fa pensare di trovarsi di fronte a cabarettisti della domenica piuttosto che a rappresentanti di una forza politica è la spudorata insistenza con cui si continua a propagandare false informazioni e insinuazioni francamente inintellegibili sull'attività amministrativa. Rileviamo, purtroppo, che interesse di chi in questa città fa opposizione, non necessariamente con una presenza consiliare, non è aderire ad un paradigma di opposizione costruttiva e responsabile ma buttare la dialettica e il dibattito pubblico in caciara, tentando disperatamente di qualificarsi, agli occhi e alle orecchie di chi non mastica quotidianamente pane e politica, come la ragionevole e assennata alternativa a chi, a propria sedicente detta, (mal)governa.
Nella fattispecie, in un recente post pubblicato sulla propria pagina social, Fratelli d'Italia accusava l'amministrazione del sindaco Villani, di cui Capua Bene Comune è parte integrante e si ritiene fondamentale avendo la delega al Bilancio, di aver impedito ai cittadini di aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali, perché ha scelto di deliberare il diniego allo stralcio delle cartelle esattoriali relative ai tributi di competenza di importo fino a mille euro, misura prevista dalla Legge di Bilancio 2023 del governo Meloni. Fa sorridere il contenuto del post, scritto in un italiano improbabile, che attacca poi Capua Bene Comune, nelle persone dei suoi consiglieri e del suo assessore, chiedendo quale sia la «posizione [...] rispetto a questa scelta» e su altre questioni.
Sentiamo la necessità di rispondere nel merito non per raccogliere le vacue illazioni di chi annaspa nel ragionamento politico e non conosce altra strada che la farneticazione, bensì per semplice chiarezza nei confronti dei cittadini e di chi legge e per respingere al mittente la demagogia spicciola, nonostante già il Sindaco, con uno stomaco invidiabile, abbia fornito risposta, anche attraverso i social, alla fake news elaborata ad arte dai meloniani, di non aver consentito ai cittadini di fare qualcosa concesso (sic) dal governo nazionale. Per la cronaca, chi conosce la norma istitutiva della rottamazione sa benissimo che l'istanza va presentata presso Agenzia Entrate Riscossione e non presso gli sportelli comunali e, inoltre, che i Comuni non hanno competenza per stabilire se fare aderire o meno alla rottamazione (che quindi possono fare tranquillamente anche i contribuenti capuani che sono in condizione di poterne fare richiesta). Hanno poi aggiunto una serie di considerazioni critiche per le quali pratichiamo compassione. Non possiamo, però, non essere preoccupati se pensiamo che a Capua c'è ancora qualcuno che pensa di poter credere a ciò che dicono e scrivono.
L’adozione da parte del Comune della delibera di diniego allo stralcio parziale previsto dall’articolo 1, commi 227 e 228, legge 29 dicembre 2022, n. 197, consente comunque al debitore di ottenere i medesimi benefici, in termini di riduzione degli importi da pagare, attraverso l’adesione alla definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 , disciplinata dal comma 231; inoltre, lo stralcio parziale dei carichi, previsto dai commi 227 e 228, intervenendo solo su
una parte del carico, non consentirebbe l’annullamento delle cartelle di pagamento, il che fa conseguire la necessità di mantenere l’iscrizione contabile del credito, anche se ridotto.
una parte del carico, non consentirebbe l’annullamento delle cartelle di pagamento, il che fa conseguire la necessità di mantenere l’iscrizione contabile del credito, anche se ridotto.
L'applicazione dello stralcio parziale, e qui riteniamo di dover fare una precisazione squisitamente tecnica, senza entrare nel merito politico del provvedimento, introduce una ingiustificata e irragionevole disparità di trattamento tra i carichi che il Comune di Capua ha affidato all'Agente della riscossione nazionale e quelli gestiti direttamente dall'ente stesso. In altre parole, questa Amministrazione ha inteso garantire il principio di equità tributaria tra i cittadini, perché l'adesione allo stralcio avrebbe avvantaggiato esclusivamente coloro che non intendono procedere affatto al pagamento delle tasse. Al netto della demagogia spicciola del locale sodalizio meloniano, le ripercussioni negative sul bilancio comunale che avrebbe comportato l'adesione a tale provvedimento sono proprio quell'elemento che un buon amministratore è tenuto ad evitare, per garantire la tenuta della fiducia dei cittadini nella buona amministrazione. A riprova di ciò, giunge notizia che il diniego allo stralcio parziale sia stato votato addirittura da giunte a maggioranza di centrodestra, come nel Comune di Palermo (su impulso dello stesso Assessore al Bilancio in quota FdI [!]) o in Regione Calabria. Questo a riprova del fatto che tra la volontà politica di un esecutivo nazionale e la contingenza tecnica della tenuta delle casse degli Enti locali passa un oceano di considerazioni atte a far sì che le promesse elettorali non si traducano in una ecatombe delle funzioni degli organismi dello Stato. Naturalmente, errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Consigliamo caldamente ai fratellini capuani di studiare la realtà delle cose più che a limitarsi a infarcire la propria pagina social di notizie condivise a pappagallo e di altre buone solo a creare confusione.
Capua Bene Comune, come tutte le forze che compongono la maggioranza amministrativa, sta lavorando alacremente per rendere la città di Capua e l'Ente locale stesso un posto migliore di come lo hanno lasciato. È nota a tutti la drammatica situazione dell'Ente e, benché piacerebbe a tutti noi poter essere a Hogwarts e fruire del potere straordinario delle bacchette magiche, dobbiamo tenere i piedi ben saldati a terra e riparare, pezzo per pezzo, il disastro ventennale che questa città si porta appresso. Con fatica si è avviato un percorso virtuoso già dalla giunta precedente. Non abbiamo bisogno di fare proclami ogni minuto per dimostrare il lavoro svolto quotidianamente dagli amministratori in simbiosi con il personale dell'Ente. Suggeriamo ai fratellini meloniani di studiare meglio le ricadute locali delle decisioni dei loro riferimenti nazionali che, a partire dal disastro che porterà l'autonomia differenziata, tutto vogliono meno che mai l'unità del Paese e l'equità fra i cittadini in ogni aspetto della loro vita.
Capua Bene Comune