Carabineri 21124AIl 76enne del napoletano, residente a Vitulazio, nel casertano, è stato arrestato nel tardo pomeriggio di ieri dai carabinieri della locale Stazione poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti della propria moglie 74enne.
A comporre il numero di emergenza “112”, e a chiedere l’immediato aiuto dei carabinieri, questa volta è stata la sorella della vittima, anch’ella aggredita dall’uomo nel pomeriggio di ieri, dopo che aveva cercato di farle visita.
La 71enne, anch’ella del napoletano, preoccupata perché dal alcuni giorni non riusciva a contattare la sorella maggiore, senza perdersi d’animo, ha raggiunto il piccolo centro di Vitulazio ma, appena ha bussato alla porta, si è imbattuta nell’ira del cognato che l’ha subito aggredita e minacciata, vietandole di entrare.
Pochi minuti dopo i militari dell’Arma, ai quali la donna si era rivolta per ricevere aiuto, sono intervenuti trovandola ancora sconvolta e preoccupata per la propria incolumità e quella della sorella.
All’interno dell’abitazione, dove si era rifugiato l’aggressore, i carabinieri hanno riscontrato la presenza della moglie 74enne, ferita e allettata, la quale alla vista dei carabinieri, rincuorata dalla loro presenza, ha subito denunciato le minacce di morte, le ingiurie e le percosse inflittele dal marito tra le mura domestiche.
La donna ha specificato che subiva già da alcuni anni le violenze del marito senza averlo però mai denunciato e che l’ultimo episodio era avvenuto il 24 ottobre scorso quando, per futili motivi, dopo averla strattonata violentemente, l’aveva fatta cadere a terra procurandogli un trauma alla schiena, mai refertato, che da più di un mese la costringeva ad un’insopportabile degenza a letto.
Infine, stremata dall’insopportabile dolore ha riferito che il marito, specie nell’ultimo periodo, vietava ad amici e parenti di farle visita.
Dopo la formalizzazione della denuncia i militari hanno bloccato il 76enne, ancora presente nell’appartamento e lo hanno condotto in caserma dove è stato arrestato e ristretto ai domiciliari presso l’abitazione di un parente residente in altro comune.
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