Il 22 ottobre si è svolta a Sparanise la cerimonia di commemorazione del 78° anniversario dell’eccidio nazista.
Un corteo, capeggiato dal vicesindaco, insieme ad una rappresentanza di studenti e di associazioni locali si è recato all’omonima strada intitolata per l’appunto “Via Martiri del 22 ottobre” per deporre una corona ai piedi del monumento in marmo, opera dell’artista sparanisano Ranucci, dedicato appunto a quel tragico evento.
Il monumento è stato eretto simbolicamente nel luogo in cui si svolsero i fatti, si racconta infatti che l’eccidio avvenne proprio in un terreno nei pressi dell’attuale istituto Padre Semeria.
Aldilà della tragicità della ricorrenza, mai come oggi il tema legato all’antifascismo è di nefasta attualità.
È notizia di qualche settimana fa, che un gruppo di estremisti neofascisti, si sono intrufolati nella folla che protestava contro il green pass per assaltare la sede del sindacato CGIL, per fortuna deserta, distruggendo tutto ciò che hanno trovato davanti.
Riflettendo, con le dovute proporzioni, entrambi gli avvenimenti hanno un denominatore comune: la violenza gratuita, l’odio incondizionato verso chi non la pensa allo stesso modo, l’idea che con la violenza si possa comunque affermare un’idea politica.
Sono passati quasi ottant’anni eppure alla base il pensiero ideologico di questa gente è sempre la stessa, scontare le proprie frustrazioni contro i più deboli, gli indifesi gli inermi e soprattutto fa emergere la vigliaccheria e il disadattamento mentale di questi personaggi.
78 anni fa i tedeschi riversavano in ritirata verso il nord, spinti dalle forze alleate sbarcate in Sicilia e a Salerno in Campania. Per subdola vendetta uccidevano i civili inermi che incontravano sulla strada del ritiro, una di queste tragiche tappe fu proprio Sparanise che pagò a caro prezzo con l’uccisione di 39 concittadini tutti civili .
Oggi i nomi di queste persone sono riportati sul monumento, perché occorre sempre ricordare quanto sia brutta la guerra, e quanto lo sia ancora di più il fascismo.
Da varie ricerche eseguite pare non sia mai stata nota la reale motivazione che possa aver scatenato l’evento nefasto, un’unica certezza è però quella che è inimmaginabile scontare la propria rabbia, peggio la vendetta nei confronti di civili inermi tra i quali anche bambini che furono trucidati a freddo appunto il 22 ottobre 1943.
A causa di questo evento Sparanise è stata onorata della Medaglia d’oro al valore con la seguente motivazione:
“Nel corso della seconda guerra mondiale, importante centro per la raccolta e la deportazione di prigionieri, veniva sottoposto ad indicibili sofferenze che culminavano nell'eccidio di trentanove cittadini barbaramente fucilati dalle truppe tedesche in ritirata”.
Annapaola Palumbo 4a AI Liceo Garofano Capua