Adolfo VillaniNegli ultimi giorni, i social e le piazze virtuali di Capua si sono animate di dibattiti e polemiche sulle prospettive della scuola in città, soprattutto in vista delle decisioni legate al dimensionamento degli istituti scolastici in Campania. A fare chiarezza sulla questione è intervenuto il sindaco Adolfo Villani, sottolineando gli elementi centrali e le azioni intraprese dall’amministrazione comunale.

La riforma introdotta dal governo Meloni nella Legge di Bilancio 2023 ha innalzato il numero minimo di studenti necessari per garantire l’autonomia scolastica da 600 a circa 900. Questo cambiamento ha generato un acceso confronto tra il governo nazionale e la Regione Campania, culminando anche in vicende giudiziarie. In tale scenario, la Regione ha cercato di tutelare i piccoli comuni, soprattutto nelle aree interne, per evitare che gli accorpamenti degli istituti scolastici comportino disagi significativi per le famiglie e gli studenti.

A Capua, i due istituti comprensivi – Pier delle Vigne e Fieramosca Martucci – risultano entrambi sotto la soglia dei 900 studenti. Il primo conta circa 700 iscritti, mentre il secondo ne ha circa 600. Inoltre, nelle scuole cittadine si registra un preoccupante decremento di iscrizioni, aggravato da fattori come il calo delle nascite e la scelta di molti alunni di frequentare scuole medie fuori città.

L’amministrazione comunale, dopo una riunione con i dirigenti scolastici e le organizzazioni sindacali, ha analizzato l’attuale situazione delle strutture scolastiche. Attualmente, ben 53 aule risultano vuote in diversi plessi cittadini, e tale numero è destinato ad aumentare. Questo fenomeno non solo richiede un ripensamento nell’utilizzo degli spazi, ma rende inevitabile una razionalizzazione degli istituti scolastici.

Nonostante le criticità, si registra una crescita nelle iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado, che spesso devono ricorrere ai doppi turni. La Provincia, responsabile di queste strutture, ha richiesto ulteriori spazi in città per rispondere alla domanda crescente.

Per evitare un immediato accorpamento degli istituti comprensivi, è stato proposto un accordo che prevede l’uso condiviso di un minor numero di plessi già dall’anno scolastico 2025/2026. Tale soluzione consentirebbe, ad esempio, di trasferire le tre classi della scuola media di Sant’Angelo presso la scuola elementare di via Luigi Baia, lasciando l’attuale edificio della media santangiolese all’istituto alberghiero, che necessita di nuovi spazi per laboratori e iscritti.

L’amministrazione ha chiesto alla Regione Campania di posticipare l’accorpamento degli istituti, riconoscendo la necessità di una fase di transizione. Nei prossimi giorni si attende la decisione finale della Regione.

Il sindaco Villani ha evidenziato gli importanti investimenti effettuati per modernizzare la rete scolastica cittadina. Tra questi:

  • La riqualificazione dei plessi di Porta Roma, via Napoli e via Martiri di Nassiriya;
  • La costruzione di un asilo nido nell’ex campo profughi con fondi PNRR;
  • La realizzazione di una nuova scuola media nell’area di Santa Caterina;
  • Il rafforzamento della presenza dell’Università Vanvitelli e l’avvio di corsi del Conservatorio San Pietro a Majella a partire dal 2025.

L’amministrazione comunale si dice fiduciosa che queste iniziative possano consolidare il ruolo di Capua come centro di riferimento educativo e culturale della Provincia di Caserta, superando polemiche e strumentalizzazioni. "Sono i fatti a parlare – ha concluso Villani – e dimostrano quanto questa amministrazione abbia investito nel futuro della scuola e della città".

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