“Creattivare la Speranza”: è questo il tema della seconda edizione del “Festival Laudato sì” voluto dal Vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese, per provare a celebrare la lettera enciclica di papa Francesco “Laudato si”. È stato lo stesso prelato a spiegare la genesi del Festival al numeroso pubblico accorso nell’auditorium del Rettorato dell’Università Vanvitelli di Caserta: l’idea è nata quando è stato chiamato quale Pastore in quella che è universalmente nota come “Terra dei fuochi”, nella quale uno studio importante, all’indomani del suo arrivo, sembrava confermare l’incidenza determinante dell’ambiente sulla genesi di patologie gravi e una terra della Campania Felix nel cui territorio è presente un considerevole potenziale “polmone verde” come il Ma.Cri.Co. ex giardino del Vescovo e poi rimessaggio militare abbandonato. La questione ambientale era la chiamata ad “incarnare la fede” in questo territorio.
Si tratta di un evento che vuole coinvolgere tutte le forze del territorio: università, scuole, associazioni sociali, culturali.
Da quest’anno il Festival vede partecipare insieme le chiese di Caserta e di Capua unite nella persona del Vescovo, come egli stesso ha spiegato. La sede principale del Festival continuerà a essere il “Campo Laudato sì”: l’area ex-Macrico che la Chiesa di Caserta sta provando a rigenerare per metterla a disposizione di tutti. Ci saranno eventi anche in altri luoghi simbolo di tutto il territorio delle due diocesi e, in particolare, in quei luoghi significativi per la cura del Creato e l’attenzione alla cura dell’uomo.
Alla presentazione del Festival a Caserta era presente anche il Liceo Luigi Garofano di Capua, nella persona della Dirigente Scolastica Mariachiara Menditto. Ha moderato i lavori il Prorettore della Vanvitelli alla Green Energy e Sostenibilità Ambientale Furio Cascetta, che, entusiasta dell’evento anche per la consonanza con gli obiettivi dell’agenda 2030, ha portato i saluti del Rettore Giovanni Francesco Nicoletti, soddisfatto della collaborazione dell’Ateneo da lui retto con gli enti del territorio ed in particolare con le diocesi di Caserta e Capua.
Il Questore di Caserta, dott. Andrea Grassi, ancorché invitato ad un evento non esattamente “centrale per la sua attività”, si è rallegrato dello sforzo che si sta ponendo in essere per la rinascita di questo territorio del quale, ha dichiarato, si sente ormai cittadino.
Dotta e approfondita è stata poi la relazione del dott. Simone Morandini, Teologo della Facoltà Teologica del Triveneto, che dopo aver ripercorso la genesi della Giornata del Creato “nata in ambiente Ortodosso”, ha riletto in maniera sintetica la lettera enciclica di papa Francesco indicandone gli snodi centrali che chiedono all’intera umanità di passare “dall’arroganza alla cura” e questo anche facendo riferimento alle potenzialità ancora inesplorate dell’Intelligenza Artificiale.
“Comune denominatore delle varie attività del festival – aveva spiegato il coordinatore don Gianmichele Marotta, direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Caserta – sono la riflessione sull’uso etico delle nuove tecnologie, la scoperta della bellezza del Creato, la pace e l’integrazione, offrendo al pubblico un’esperienza unica di coinvolgimento nella vita diocesana e di comunità e nello stesso tempo di riflessione”. In tal senso, alcuni luoghi tra i più significativi delle due diocesi saranno sede degli eventi del Festival, accogliendo artisti, ospiti e appassionati. Ad alcuni di questi, saranno presenti anche gli studenti del Garofano. Notevole sarà la giornata dedicata all’AI nel contesto di un incontro che vedrà la partecipazione straordinaria di padre Paolo Benanti, consigliere di papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica della tecnologia e presidente della Commissione di Palazzo Chigi sull’AI. Si tratterà di un dibattito a Caserta sul futuro della tecnologia ma, più ancora, sul futuro dell’uomo nella sua evoluzione antropologica indotta dalla tecnologia. Quale umanità per il mondo del terzo millennio?
Si tratta di un evento che vuole coinvolgere tutte le forze del territorio: università, scuole, associazioni sociali, culturali.
Da quest’anno il Festival vede partecipare insieme le chiese di Caserta e di Capua unite nella persona del Vescovo, come egli stesso ha spiegato. La sede principale del Festival continuerà a essere il “Campo Laudato sì”: l’area ex-Macrico che la Chiesa di Caserta sta provando a rigenerare per metterla a disposizione di tutti. Ci saranno eventi anche in altri luoghi simbolo di tutto il territorio delle due diocesi e, in particolare, in quei luoghi significativi per la cura del Creato e l’attenzione alla cura dell’uomo.
Alla presentazione del Festival a Caserta era presente anche il Liceo Luigi Garofano di Capua, nella persona della Dirigente Scolastica Mariachiara Menditto. Ha moderato i lavori il Prorettore della Vanvitelli alla Green Energy e Sostenibilità Ambientale Furio Cascetta, che, entusiasta dell’evento anche per la consonanza con gli obiettivi dell’agenda 2030, ha portato i saluti del Rettore Giovanni Francesco Nicoletti, soddisfatto della collaborazione dell’Ateneo da lui retto con gli enti del territorio ed in particolare con le diocesi di Caserta e Capua.
Il Questore di Caserta, dott. Andrea Grassi, ancorché invitato ad un evento non esattamente “centrale per la sua attività”, si è rallegrato dello sforzo che si sta ponendo in essere per la rinascita di questo territorio del quale, ha dichiarato, si sente ormai cittadino.
Dotta e approfondita è stata poi la relazione del dott. Simone Morandini, Teologo della Facoltà Teologica del Triveneto, che dopo aver ripercorso la genesi della Giornata del Creato “nata in ambiente Ortodosso”, ha riletto in maniera sintetica la lettera enciclica di papa Francesco indicandone gli snodi centrali che chiedono all’intera umanità di passare “dall’arroganza alla cura” e questo anche facendo riferimento alle potenzialità ancora inesplorate dell’Intelligenza Artificiale.
“Comune denominatore delle varie attività del festival – aveva spiegato il coordinatore don Gianmichele Marotta, direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Caserta – sono la riflessione sull’uso etico delle nuove tecnologie, la scoperta della bellezza del Creato, la pace e l’integrazione, offrendo al pubblico un’esperienza unica di coinvolgimento nella vita diocesana e di comunità e nello stesso tempo di riflessione”. In tal senso, alcuni luoghi tra i più significativi delle due diocesi saranno sede degli eventi del Festival, accogliendo artisti, ospiti e appassionati. Ad alcuni di questi, saranno presenti anche gli studenti del Garofano. Notevole sarà la giornata dedicata all’AI nel contesto di un incontro che vedrà la partecipazione straordinaria di padre Paolo Benanti, consigliere di papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica della tecnologia e presidente della Commissione di Palazzo Chigi sull’AI. Si tratterà di un dibattito a Caserta sul futuro della tecnologia ma, più ancora, sul futuro dell’uomo nella sua evoluzione antropologica indotta dalla tecnologia. Quale umanità per il mondo del terzo millennio?
di Assunta Scialdone