Questo pazzo mondo vive, dopo due anni di pandemia, un dramma che coinvolge tutti noi. La guerra in Ucraina occupa i nostri pensieri e i nostri cuori. Il concetto di globalizzazione si è palesato violentemente: un evento geograficamente lontano è divenuto estremamente vicino, in special modo agli adolescenti che finora avevano visto la guerra solo nei videogiochi.
La scuola non può rimanere ferma ed insensibile ma è necessario creare spazi di approfondimento, di riflessione e di espressione dei sentimenti che gli eventi bellici provocano nei ragazzi. In considerazione di ciò, la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Ida Russo, e i docenti dell’ITET “Federico II”, hanno guidato gli alunni e si sono lasciati guidare da loro alla ricerca di un modo per comprendere quello che sta succedendo. Durante la Settimana dello studente, appena conclusa, gli alunni hanno condotto dibattiti sul tema della guerra, sulla geopolitica, sugli eventi della storia europea dai due conflitti mondiali ad oggi, sulla Costituzione e sugli organismi internazionali; hanno commentato le immagini in diretta e partecipato a conferenze online. I ragazzi si sono mostrati coinvolti, attenti e competenti nel documentarsi e nel confrontare punti di vista differenti.
Hanno poi, sentito il bisogno di esprimere i loro sentimenti attraverso la realizzazione di disegni e di murales, hanno composto poesie e registrato riprese video di cui sono stati protagonisti. Sono state realizzate le bandiere della pace e dell’Ucraina che fanno bella mostra di sé accanto all’art. 11 della nostra Costituzione. Particolarmente significativi i momenti in cui i ragazzi hanno recitato le poesie composte da loro: l’emozione è stata grande quando sono stati coinvolti gli alunni ucraini che già frequentano l’ITET “Federico II” e gli alunni di nuovo inserimento che, meno di un mesa fa, erano in Ucraina e ora, dopo giorni di incubo, si ritrovano catapultati in una realtà che non conoscono.
Il testo della poesia “La guerra” composta da Carmine Di Pasquale, della I A dell’indirizzo Turismo, rende perfettamente l’idea dei sentimenti dei nostri ragazzi:
Un Buio. Un buio immenso
circondato da un silenzio,
che parla in questa cupa natura
e ridonda dentro queste quattro mura.
Da uno squarcio s’affonda
un fascio di luce,
seguito però da un’ombra,
che forse siede sul suo lume.
Si ha paura dell’esterno,
del futuro,
ma si spera di non soffrir all’eterno
e son molti a soccombere con questa richiesta.
Il Fato non ha pietà per nessun fronte,
né per chiunque segga
dinanzi alla ragione o al torto.
Allora, perché stimolarla
o continuarla?
I docenti dell’ITET “Federico II” continueranno a realizzare momenti analoghi per dar modo agli alunni di essere interpreti consapevoli del loro tempo e di queste tristi pagine di storia europea in una scuola che forma uomini e donne, cittadini attivi di un modo complicato.