shortfilmC'è tutta una Capua che merita, e non vuole essere il nostro meno campanilismo, nello short film, insomma una pellicola più breve di durata, che ha vinto il Venice Film Awards. Ed abbiamo volutamente atteso qualche giorno prima di parlarne anche noi, dopo che siti di informazione e giornali hanno pubblicato con prontezza il comunicato stampa. Chi conosce i protagonisti di questa meravigliosa produzione non può certamente limitarsi al copia e incolla delle preziose note informative. Partiamo con ordine: il tutto nasce dal racconto di Fiorenzo Marino, docente di scuole superiori, conosciamo bene la sua penna, quante volte abbiamo letto ed apprezzato i suoi scritti. "Il berretto di Squille", ecco il titolo, ed è da Squille, ridente ed amena località pedemontana che nasce la storia, con protagonista Marina Cioppa (nella foto principale), attrice a tutto tondo. Brava per davvero ma anche bella, con quel colore dei capelli che la distingue e la rende unica ed esclusiva. Capuana doc, mamma Antonella l'ha assecondata e sostenuta nel percorso di studi, nel quotidiano, recependo istanze, una colonna portante nella formazione adolescenziale. Un faro per la vita. Poi, papà Carlo, e chi se lo dimentica. Un dolcissimo ricordo anche per lui. Oggi, Marina Cioppa raccoglie i frutti di un successo annunciato. L'altro protagonista è Christian Brandi, il cognome è garanzia per chi si intende di arte. Ancora giovane ma talento da mettere a frutto. La regia è firmata da Gaetano Cucciardi. Il punto basterebbe per non aggiungere altro, si impone nel percorso di crescita professionale e motivazionale Franco, il papà, Maestro di vita e di lavori, che gli ha trasmesso il gene della fotografia. Ed il passaggio dalla macchina fotografica a quella della ripresa non è stato così impervio, per cui una specialistica sulla elaborazione grafica ha fatto il resto. Il film (un frame nella foto in basso a destra), per dirla in breve, ha vinto il festival a Venezia, dove registi di tutto il mondo si ritrovano per presentare le loro opere "indipendenti", senza confini e regole. La produzione è del teatro Ricciardi, che con Gianmaria Modugno e Capua Speciosa occupano un piano ampio nella vita culturale della nostra regione. Il film di Gaetano Cucciardi è stato premiato come Best Debut Cinematography e Best Debut Director. Il racconto di Fiorenzo Marino narra episodi avvenuti durante la Battaglia del Volturno nel 1860. La trama esplicita il coraggio di un giovane tra i "Mille" che ha percorso da nord a sud lo stivale per tentare di unificare la Penisola italiana. Al centro l’amore tra il garibaldino Aristide Panseri (interpretato da Christian Brandi) e Maria (interpretata da Marina Cioppa), una contadina di Squille, frazione di Castel Campagnano. Il film gode del patrocinio dei comuni di Capua, Limatola e Castel Campagnano. Il cast di attori annovera tra gli altri Domenico Franchini, Marco Santillo, Antonio Magliocca e c'è pure Fiorenzo Marino nel ruolo di Pietro. Sound design e post-produzione sono firmati da Elvezio e Michele Guarino, capuani anche loro, figli del maestro musicista Adriano, che ha curato la colonna sonora. Le scenografie sono di Raffaele Brandi.

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