Grave lutto nel giornalismo italiano, si è spento all'età di novantatre anni Emanuele Giacoia, voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto" e volto della trasmissione televisiva "Novantesimo minuto" . Capuano, di cui ne andava fiero ed orgoglioso, Emanuele Giacoia aveva iniziato la carriera proprio a Capua, presentando le manifestazioni dello storico carnevale. Nel 2020 era ritornato nella sua città per il premio Sant’Agata, manifestazione promossa dall'Amministrazione comunale ed organizzato da Camillo Ferrara, che onora la copatrona di Capua e viene assegnato ogni anno a cittadini che si distinguono nelle professioni. Emanuele Giacoia è stato giornalista RAI, poi direttore del Quotidiano di Calabria. “The voice”, così Bruno Vespa lo chiamava, un amico e collega il cui appellativo attribuitogli era dovuto per la tonalità forte e suadente della voce, che lo distingueva rispetto ad altri giornalisti. Emanuele Giacoia dal palcoscenico di piazza dei Giudici, teatro naturale delle manifestazioni capuane, dopo alcune audizioni ottenne l'assunzione in RAI, prima presso la sede di Napoli, poi in Calabria, da dove ha raccontato i fatti e gli avvenimenti di quella terra, sempre con dovizia di particolari, esaltandone i pregi, notiziandone, però, anche le contraddizioni.
Emanuele Giacoia ha trascorso gli ultimi anni della vita terrena attorniato dal calore dei cinque figli: Riccardo, giornalista Rai, Sergio, Arianna, Antonella e Valerio, anche lui bravo giornalista, e non è mancato l'affetto dei nipoti, a cui era legatissimo, tuttavia nel suo cuore il ricordo mai sopito dal tempo dell'amatissima moglie, anche lei capuana, signora Anna Volpe, deceduta nel 2011. Un grande giornalista Giacoia, autorevole, carismatico, ha saputo narrare attraverso la sua voce pagine importanti di una regione come la Calabria, che con il calcio ha sognato e sperato, non solo attraverso lo sport, con garbo e professionalità, diventando esempio e riferimento di generazioni di cronisti. Uomo di profonda cultura, prediligeva lo studio per l'archeologia. Un esempio raro, alla sua età di vitalità intellettiva ed intellettuale. A Capua ancora lo ricordano con immutato affetto quel giovane bello ed affascinante, sempre elegante nel vestire, la cui capacità comunicativa lo portò ben presto e nell'immediato dopoguerra alla conduzione del carnevale. Emanuele Giacoia ha sempre dimostrato un legame indissolubile e di riconoscenza per Capua, dove amava trascorreva alcuni giorni di vacanza. Lui stesso ricordava con grande partecipazione emotiva le feste del dopoguerra che organizzava per i giovani coetanei, le laboriose campagne dello zuccherificio che affrontava con dedizione e spirito di servizio, ma la passione per il giornalismo si trasformò ben presto in una professione di successo. La notizia della sua morte suscita profonda commozione, soprattutto per chi come noi lo ha seguito, riconoscendogli carisma e generosa disponibilità per la formazione culturale e professionale. Ai carissimi amici e colleghi Riccardo e Valerio ed alla famiglia tutta, un abbraccio forte, di Emanuele Giacoia resterà il ricordo di una meravigliosa ed indimenticabile giornata trascorsa a Capua, tra episodi del passato narrati con dovizia di particolari e saggi consigli per il futuro, condivisi in quella sede con Pompeo Pelagalli ed Erennio De Vita.
Addio Maestro.
Foglie "Di Lauro"