Il rammarico dell'Arcivesvovo Salvatore Visco, ma allo stesso tempo l'auspicio che il prossimo anno possa celebrarsi, così come nella tradizione di Capua, la solenne processione dell'Immacolata Concezione.
La Santa Messa officiata dal Pastore della chiesa di Capua alle 6.30 di questa mattina, alla presenza di numerosi fedeli, ma soprattutto di tantissimi giovani, scout dei vari gruppi presenti in città, che con i canti hanno animato la solenne celebrazione. Un momento di profondo raccoglimento quello di questa mattina, dove i fedeli si sono uniti in preghiera intorno al meraviglioso simulacro dell'Immacolata, dono, prezioso, dei Borbone alla città di Capua. La venerazione Mariana è da sempre l'ancora di salvezza della nostra comunità che in virtù delle indimenticabili figure pastorali che si sono susseguite nel corso degli anni, ed in particolare dal crinale degli anni quaranta, hanno fatto germogliare l'autentica e semplice testimonianza di affetto nei confronti di Maria, madre di Gesù, il Salvatore. Prima don Peppino Munno, poi don Umberto D'Aquino dal 1952, la processione alle quattro del mattino, ed il tutto ebbe inizio con le novene nella parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo, con i Padri Gesuiti. La statua dell'Immacolata elevata nella Basilica Cattedrale, è il dono che Ferdinando II di Borbone fece alla chiesa di Capua, in segno di devozione, ma anche per ringraziare il Cardinale Giuseppe Cosenza, Arcivescovo dal 1850 al 1863, cardinale nel concistoro di Papa Pio IX, celebrato il 30 settembre del 1850. Il sovrano, però, fece voto, anche, nel ricordo della moglie, Maria Cristina di Savoia. Ferdinando II, elevo' il simulacro recandosi personalmente in Cattedrale nel 1859. La solenne processione vide la partecipazione di quattro reggimenti di soldati. A tal proposito, il Borbone, dichiarò la Vergine patrona delle truppe di presidio. Il 29 giugno del 1923, monsignor Gennaro Cosenza, incorono', con apposito Decreto Vaticano, l'Immacolata, nel Duomo, ponendo sul capo della Vergine una corona d'oro, frutto delle offerte pervenute da tutta l'Arcidiocesi. La statua venne miracolosamente estratta, indenne, dalle macerie della Cattedrale di Capua, distrutta in buona parte, in seguito al bombardamento aereo del 9 settembre del 1943. Nell'immediato dopoguerra, infatti, fu trasferita nella chiesa di S. Eligio in piazza dei Giudici. È stato posto in esposizione il presepe a grandezza naturale nel quadriportico della Cattedrale, mentre si inaugura oggi la mostra presepiale in San Domenico con l'esposizione delle opere realizzate dai maestri Annamaria Ferrara, Angelo De Marco, Mario Caramiello, Gaetano Giordano, Domenico Fasano, Gennaro Bracale, Rosa Ferrante, Pietro Oliva e dai ragazzi del PRIF di Santa Maria Capua Vetere. L'iniziativa è stata organizzata dalla Congrega del Rosario, Priore Gianpaolo Palmieri, Touring Club Italiano, console Anna Maria Troili e Gennaro Sessa. In Santa Placida, il centro missionario diocesano ospita l'associazione "colouRespect". La riapertura della chiesa capuana coincide con le attività del centro missionario diocesano per risvegliare il senso missionario della nostra diocesi e della città di Capua. Il compito di portare avanti l'iniziativa è stato affidato alla direzione di Don John. "ColouRespct", ha organizzato una esposizione di lavori artigianali che saranno posti in vendita. Il ricavato sarà totalmente devoluto per porer concludere il progetto iniziato in Ghana. Infatti, obbiettivo primario
dell' associazione capuana è quello di completare la costruzione di un mulino per la manioca e mais, affinché la popolazione di Adamorobe possa avere farina per il proprio sostentamento.