Novant'anni d'amore dedicati alla famiglia ed a quanti gli dimostrano quotidianamente di volergli bene, e che la vita possa riservargli ancora tante cose belle. Novant'anni d'amore per Capua, la sua città. Un amore vero, leale, sincero, generoso. È la sintesi che raccoglie e racchiude il personaggio, ben noto in città, la cui schiera di estimatori è nutrita da tanta voglia di sapere e di apprendere dal suo bagaglio culturale. Pompeo Pelagalli oggi compie gli anni, ed è festa. È stato ed è il punto di riferimento per molte generazioni di studenti e amici. Lui, che ha anteposto alle aspirazioni personali, che ha meritato di conquistare sia sul campo sociale che professionale, ponendosi sempre in una posizione di fine dicitore della storia di questa città e non solo, oggi è sicuramente felice per le tante attenzioni che riceverà. Un padre generoso ed attento, che ha saputo trasmettere con amore e passione quel genius loci che ha rappresentato le fondamenda di un percorso motivazionale ancora fedele compagno di chi si ritiene suo discepolo. Credo di interpretare il pensiero di tutti, nell'augurare a Pompeo Pelagalli tanta salute e serenità, per continuare ad essere il punto di riferimento di tutti noi. Un faro, una guida generosa e disponibile, che con garbo e signorilità ha dimostrato di amare Capua, le sue tradizioni, la sua gente, la sua storia. Pompeo Pelagalli è una delle figure più illuminate della cultura capuana e se si vuole imparare ad amare Capua, basta chiederglielo, non sarà avaro di notizie, generoso nel richiamare fonti, descriverne i luoghi, i fatti, gli avvenimenti ed i personaggi. La sua critica è sempre costruttiva, sostenuta da chiare ed inequivocabili soluzioni. Un amore sincero per la città che gli ha dato i natali. Il Genetliaco del Professore è il compendio di una grande avventura segnata da esaltanti successi, dalla riconoscenza di chi ha saputo trarne profitto dai suoi insegnamenti, primi fra tutti Mimmo e Paoletta, poi chi lo ha seguito con umiltà, attenzione e quel legame affettivo che si riconosce ad una figura paterna. Troppo vincolante la carriera militare intrapresa da giovanissimo, evidentemente limitativa quella di funzionario della pubblica amministrazione, di maggiore partecipazione, invece, la docenza presso il glorioso Istituto Magistrale "Salvatore Pizzi". Pompeo Pelagalli è uomo di cultura, un giornalista attento e scrupoloso ma soprattutto "Presentatore" delle più belle ed indimenticabili manifestazioni capuane. La prima e più di tutte il Carnevale. È una storia, quella del presentatore che inizia nel 1969, in piazza dei Giudici, poi gli spettacoli nel teatro Ricciardi, il Carnevalino d'oro, i festival, le manifestazioni sportive e gli eventi culturali. I suoi studi sono stati sempre forieri di novità e cambiamenti, intrapresi qui a Capua e proseguiti altrove. L'età anagrafica per Pompeo Pelagalli è solo un tassello che completa il mosaico della vita, che si rinnova nel quotidiano, con meravigliose aperture al nuovo, al bello, al corretto, all’inclusione. È un pensionato, eppure aiuta tante persone impegnandosi nel sociale e con la dolcissima Annamaria contempla e persegue i fini associativi del Touring Club Italiano. Il suo cuore è grande e generoso, come l’amore per la vita e le cose belle, si adegua al moderno, passando con disonvoltura dalla biro all'Olivetti 35, per arrivare ai computer, agli smartphone ed a tutti i programmi di comunicazione social, alla radio ed alla televisione. Quando c'è un dubbio o qualcosa da approfondire, magari un consiglio ed un chiarimento, lui ti risponde senza esitazione, ed hai la certezza di aver fatto bene, ma soprattutto la coscienza limpida di aver rispettato quella deontologia che nell'informazione rappresenta il fulcro del mestiere. Caro Professore, da suo allievo, Le auguro di trascorrere questa giornata con gli affetti più cari, con l'auspicio di ritrovarci martedi 21 febbraio proprio li, sul palco, in piazza dei Giudici, per ascoltarla, renderle omaggio, Lei che è un "senatore" del nostro carnevale ma soprattutto per condividere al suo fianco ancora un momento di grande partecipazione emotiva.
