"Quei pomodori di fine agosto", un rito che creava con naturalezza tanta animosità nelle nostre famiglie. La sveglia di buon mattino, bisognava innanzitutto lavare le bottiglie, quindi cuocere i pomodori, passarli e procedere alla preparazione dei fuochi, insomma un cerimoniale caratterizzato dalla condivisione, creando con perfetta sintonia una vera e propria catena produttiva. Il lavoro da fare era lungo, laborioso e spesso si traformava in una pantomima tra i racconti del passato, che si alternavano alle immancabili discussioni su argomentazioni varie di un presente reale e foriero di novità.
Da queste premesse, Luigi Rilletti ha costruito la commedia messa in scena della compagnia "Quartieri Seplasia", ed è stato un successo nelle due rappresentazioni al Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, nell'ambito della rassegna dedicata al teatro amatoriale. Un tripudio di applausi per gli attori, che hanno devoluto l'incasso a favore di Chiara, una sedicenne che si sta sottoponendo ad importanti cure mediche negli Stati Uniti. La compagnia diretta da Luigi Rilletti prende il nome dal quartiere Seplasia, nella Capua antica, importante centro commerciale naturale, dove, tra l'altro, si producevano vasi a imitazione corinzia, decorati con silhouette e dove risultava fiorente la produzione di profumi. L’importanza di questa piazza viene testimoniata anche in alcuni passi di orazioni di Cicerone. La commedia, giusto per tornare al teatro, è stata brillante, non ha distratto un solo attimo gli spettatori. Il riferimento ai pomodori ha rappresentato per il regista passato e presente, le contraddizioni della vita, che si alternano a vicende comiche le cui protagoniste sono le "bizzoche" che si accingono a far pomodori, poi gli amori spezzati e di fatto legati da un filo rosso. Nello scenario collettivo vengono fuori problemi familiari ma anche patti tra donne, unite per raggiungere obbiettivi comuni. La compagnia teatrale ha dimostrato ampiamente di avere capacità interpretative nei ruoli assegnati, risultato che non è sfuggito al pubblico e tra i protagonisti della Capua vetere, anche due splendide attrici della Capua nuova, Lavinia Diodato (nella foto in alto a dx) e Antonella Palmesano (foto in basso a sx). A fine spettacolo applausi a scena aperta per tutti e sul palco del Garibaldi, con il regista Luigi Rilletti i protagonisti: Fortunato Cappabianca, Michele Motta, Ciccio Palladino, Antonietta Pugliese, Carmen Gravina, Aniello Giugliano, Natalia Mazzoletti, Elena Salzillo, Gerardo Di Vilio, Antonietta Venturelli, Fabio Iannotta, Gepy Scognamiglio, Emilia Tarantino, Roberto Pepe e Francesco Salemme. Le scene sono state curate da Aniello Giugliano e Gianluca Zacchia.
Da queste premesse, Luigi Rilletti ha costruito la commedia messa in scena della compagnia "Quartieri Seplasia", ed è stato un successo nelle due rappresentazioni al Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, nell'ambito della rassegna dedicata al teatro amatoriale. Un tripudio di applausi per gli attori, che hanno devoluto l'incasso a favore di Chiara, una sedicenne che si sta sottoponendo ad importanti cure mediche negli Stati Uniti. La compagnia diretta da Luigi Rilletti prende il nome dal quartiere Seplasia, nella Capua antica, importante centro commerciale naturale, dove, tra l'altro, si producevano vasi a imitazione corinzia, decorati con silhouette e dove risultava fiorente la produzione di profumi. L’importanza di questa piazza viene testimoniata anche in alcuni passi di orazioni di Cicerone. La commedia, giusto per tornare al teatro, è stata brillante, non ha distratto un solo attimo gli spettatori. Il riferimento ai pomodori ha rappresentato per il regista passato e presente, le contraddizioni della vita, che si alternano a vicende comiche le cui protagoniste sono le "bizzoche" che si accingono a far pomodori, poi gli amori spezzati e di fatto legati da un filo rosso. Nello scenario collettivo vengono fuori problemi familiari ma anche patti tra donne, unite per raggiungere obbiettivi comuni. La compagnia teatrale ha dimostrato ampiamente di avere capacità interpretative nei ruoli assegnati, risultato che non è sfuggito al pubblico e tra i protagonisti della Capua vetere, anche due splendide attrici della Capua nuova, Lavinia Diodato (nella foto in alto a dx) e Antonella Palmesano (foto in basso a sx). A fine spettacolo applausi a scena aperta per tutti e sul palco del Garibaldi, con il regista Luigi Rilletti i protagonisti: Fortunato Cappabianca, Michele Motta, Ciccio Palladino, Antonietta Pugliese, Carmen Gravina, Aniello Giugliano, Natalia Mazzoletti, Elena Salzillo, Gerardo Di Vilio, Antonietta Venturelli, Fabio Iannotta, Gepy Scognamiglio, Emilia Tarantino, Roberto Pepe e Francesco Salemme. Le scene sono state curate da Aniello Giugliano e Gianluca Zacchia.